CENNI STORICI
L'origine di Zagarolo è remotissima. Secondo un'antica tradizione, un insediamento urbano era già presente nel territorio nell'epoca della monarchia romana e, presso questa comunità arcaica, si presume trovassero rifugio gli esuli di Gabi, distrutta da Tarquinio il Superbo.Questi formarono il ceppo principale che diede vita ad una nuova...
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CENNI STORICI
L'origine di Zagarolo è remotissima. Secondo un'antica tradizione, un insediamento urbano era già presente nel territorio nell'epoca della monarchia romana e, presso questa comunità arcaica, si presume trovassero rifugio gli esuli di Gabi, distrutta da Tarquinio il Superbo.Questi formarono il ceppo principale che diede vita ad una nuova città. Da antichi documenti, da iscrizioni e lapidi poste su edifici pubblici si desume che gli zagarolesi, da tempi immemorabili, si sono ritenuti discendenti dei gabini.Le vestigia di numerosi insediamenti di epoca romana sparsi qua e là intorno a Zagarolo rendono testimonianza di questa sua plurisecolare vicenda storica.Nel periodo successivo all'età Imperiale la storia del luogo si confonde con quella della decadenza di Roma. Le prime notizie certe infatti risalgono al 970 d.C., allorché papa Giovanni XXIII infeudò questi territori a sua sorella Stefania dei Conti Tuscolani, alla quale famiglia successero nel 1043, i Colonna.Costoro predilessero a tal punto il luogo che, avendo ceduto nel 1157 a Papa Eugenio III i diritti sulla contea di Tuscolo, tennero per sé i territori di Zagarolo e Colonna che dichiararono "sui iuris".Nel 1295 Bonifacio VIII fu accolto con grande magnificenza a Zagarolo, nel suo primo viaggio ad Anagni, dopo l'elezione a Papa. Ma in seguito alle lotte intraprese fra le grandi famiglie patrizie, per la supremazia di Roma, Zagarolo fu espugnata dallo stesso Bonifacio VIII che la fece distruggere unitamente a Palestrina. I Colonna si sottomisero finalmente al Papa e la pace regnò fino al 1435, allorché Zagarolo divenne il quartier generale di Lorenzo Colonna nella guerra pontificio-Colonnese (1436-1439). Distrutta dal Vitelleschi, risorse dopo 12 anni ad opera degli stessi Colonna. Nel 1538 Zagarolo fu riconosciuta feudo di Vittoria Colonna, il cui marito Camillo, che dotò il territorio di uno statuto, divenne il capostipite del ramo che fu detto di Zagarolo.Iniziò da allora un periodo di pace e di prosperità che culminò con la già accennata ristrutturazione della cittadina da parte di Marzio Colonna che morì pieno di debiti tanto che i successori furono costretti a vendere il ducato. Il possesso del feudo da parte dei Ludovisi e successivamente dei Rospigliosi registra un ulteriore assetto urbanistico con la costruzione del Borgo Nuovo (oggi corso Vittorio Emanuele) e la già citata costruzione della chiesa di S. Pietro. Nel 1816 fu abolita la giurisdizione feudale e Zagarolo, pur restando praticamente ai Rospigliosi-Pallavicini fino al 1848, ottenne finalmente la sua autonomia. Il 9 ottobre 1858, Pio IX, elevò "la insigne e nobile terra di Zagarolo alla dignità e grado di città"
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